domenica 27 febbraio 2011

un successo il V cammino di Pinocchio









Il primo evento del carnevale sestese si è svolto la scorsa domenica 20 febbraio e non poteva altro che essere il V cammino di Pinocchio che si è svolto grazie alla presenza del gruppo trekking fiorentino Oltrelacittà che ha avuto me come guida per conto del gruppo trekking sestese Camminachetipassa. Il percorso ha visto i settanta presenti partire dall'ex casa del traghettatore lungo il Parco fluviale dell'Arno; percorrere l'interno del Borgo di Peretola, alla ricerca del teatro di Mangiafuoco e dell'incontro tra il gatto e la volpe; sbucare poi presso l'ex chiesa di Santa Maria All'Osmannoro-isola delle api industriose; percorrere il parco della Piana con Simone Guidotti presidente della legambiente sesto alla ricerca del mare di Pinocchio; mangiare presso il capanno della Federcaccia, novella osteria del Gambero Rosso; risalire il parco tematico su Pinocchio di Padule; per finire poi al Museo delle porcellane di Doccia, dove si conservano anche le opere nate sotto la guida del fratello del Collodi, Paolo, per anni direttore della manifattura stessa. Un grazie a tutti di cuore!!

giovedì 10 febbraio 2011

Pinocchio è l'elemento caratterizzante del carnevale di Sesto Fiorentino!!!

Ecco il comunicato stampa del Comune di Sesto Fiorentino sul carnevale. Dopo tante battaglie Pinocchio sarà il suo elemento caratterizzante. Che qualcosa si stia muovendo? "Il Carnevale 2011 a Sesto Fiorentino sarà all’insegna della riscoperta delle tradizioni del passato, con i carri allegorici, le sfilate mascherate e il pieno coinvolgimento delle attività commerciali e artigiane. Per tre settimane, da lunedì 21 febbraio fino a domenica 13 marzo, si terranno a Sesto Fiorentino una serie di iniziative di marketing territoriale e turistico al quale parteciperanno a pieno titolo anche le scuole primarie e secondarie di I grado della città. Il ricco programma di iniziative - patrocinato dal Comune e dall’Istituzione Sesto Idee - è stato presentato stamani dall’assessore al turismo Roberto Drovandi, dal consigliere alla cultura Massimo Rollino e dal presidente della Pro Loco sestese Alessandro Baldi. Il cartellone riporta una vecchia immagine di Pinocchio perché proprio il burattino creato da Carlo Lorenzini è stato scelto come elemento caratterizzante dell’intera manifestazione, dati anche i suoi legami con Sesto e con l’area di Castello. “Tutti i soggetti attivi della città sono stati coinvolti - ha sottolineato Drovandi - dalle istituzioni alla Pro Loco, dal centro commerciale naturale alle associazioni di categoria dei commercianti e degli artigiani, dei ristoratori e degli albergatori”. Gli eventi di spicco saranno i corsi mascherati con la presenza di carri allegorici, fissati per il pomeriggio delle due domeniche del 27 febbraio e del 9 marzo, entrambi in piazza Vittorio Veneto. Le scuole primarie e secondarie di I grado di Sesto Fiorentino saranno coinvolte in un concorso per i migliori disegni sul tema “Pinocchio a Sesto”: la premiazione sarà martedì 8 marzo alle 16,30 in piazza e i lavori verranno esposti nelle vetrine dei negozi del centro. Per l’occasione i bar e le pasticcerie offriranno la degustazione di prodotti tipici del Carnevale mentre ristoranti e pizzerie hanno predisposto un menu speciale a prezzo fisso dal 20 febbraio all’8 marzo. “Il Carnevale di Sesto Fiorentino ha una storia molto importante - ha aggiunto il consigliere Rollino - per questo SestoIdee ha ritenuto opportuno patrocinare e sostenere l’iniziativa anche in un’ottica di valorizzazione culturale che speriamo possa ottenere un apprezzamento sempre maggiore in futuro”. In questo senso, il programma propone anche la mostra fotografica storica “Il Carnevale a Sesto dal 1956 al 1999 che si terrà nella sala San Sebastiano dell’ex Misericordia in piazza della Chiesa dal 17 al 24 febbraio (apertura ore 17-19, domenica 10-13 e 17-19); la conferenza sulla tradizione delle maschere del Carnevale (domenica 5 marzo alle 12 alla Sala Meucci della Biblioteca E. Ragionieri) e il “cammino verso il mare di Pinocchio”, una passeggiata nel parco fluviale dell’Arno con pranzo nel parco della Piana a cura dei locali gruppi di trekking (domenica 20 febbraio), nonché spettacoli teatrali per bambini messi in scena da circoli e centri civici. Ci saranno, infine, due cene di autofinanziamento dedicate a Pinocchio: la prima si terrà giovedì 24 febbraio all’osteria del Gambero Rosso presso il circolo Arci di Quinto Alto, la seconda domenica 13 marzo al capanno di Federcaccia nel parco della Piana, con l’estrazione dei biglietti vincitori della lotteria di Carnevale che sono già in vendita nei negozi del centro cittadino". (rm)

domenica 6 febbraio 2011

Albizio da Fortuna e la guerra tra Repubblica fiorentina e Medici

La famiglia Da Fortuna deve la sua notorità al momento della Repubblica fiorentina ma ovviamente quando i Medici riuscirono a "riprendersi" la città la ricca famiglia fiorentina proveniente dal Mugello ne pagò lo scotto. I Da Fortuna infatti sono profondamente legati alle vicissitudini di Vicchio, uno dei più importanti borghi mugellani. Le prime importanti vicende storiche del paese, infatti, hanno inizio alla fine del XXIII secolo quando, cioè, la Repubblica Forentina attua il piano politico di creazione di " terre nuove" col fine di acquisire il controllo totale sul Mugello. Le nuove mura del castello di Vicchio, furono avviate tra l'ottobre ed il dicembre del 1324. In seguito il paese accrebbe la sua importanza, divenendo sede di Podesteria, a capo di una lega che raggruppava tutti gli abitati vicini. Nel 1477 Vicchio divenne anche sede di un mercato settimanale, che si svolgeva nel giorno di giovedì. Il paese rimase sempre fedele alla Repubblica Fiorentina, anche nel momento più difficile dell'assedio di Firenze nel 1529; questo, grazie soprattutto al coraggioso comportamento dei suoi due consoli: Filippo Parenti e Albizio da Fortuna. Le truppe vicchiesi non solo resistettero all'assedio delle truppe imperiali e papali, ma addirittura più volte fuoriuscirono dalle mura per andare a colpire le milizie nemiche. Quando poi, nel 1530, anche Firenze cadde, Filippo d'Oranges inviò seimila soldati spagnoli all'assalto di Vicchio, ma il Parenti abbandonò la fortezza con tutte le sue truppe e si rifugiò a Marradi. Nel 1838 venne soppressa la Podesteria.