"Il ponte sospeso di ferro del 19° secolo - Villa Borghese a Firenze (Italia)" che ha come autori Alberto Cecchi, Alessio Passerini e Daniele Salvestrini ci dice che tra il 1825 e il 1828, Antonio Carcopino, un ingegnere, ha progettato il ponte di ferro che collega la Villa Borghese al suo parco: questo fatto dimostra l'interesse della famiglia Borghese per le innovazioni tecnologiche del 18 e del 19° secolo.
Dall'introduzione del testo viene spiegato come il Principe Camillo Borghese sposò Paolina Bonaparte, la sorella di Napoleone. Dopo la morte dell'Imperatore, nel 1825 il Principe comprò una Villa a Quinto nella periferia di Firenze, che restaurò in stile neoclassico: Antonio Carcopiano, un ingegnere, studente dell'Accademia delle Belle Arti di Firenze, disegnò la villa ed il giardino tra il 1825 ed il 1828. I progetti sono conservati nei fogli 115-122 dell'Archivio Salviati, che attualmente è sotto la cura della Scuola Superiore di Pisa (Karwacka et al. 1993). Il giardino era sistemato sul lato opposto della strada rispetto alla villa: così Carcopiano costruì un ponte sospeso di ferro. In accordo con le conoscenze che abbiamo fino ad oggi, questo ponte è IL PIU' ANTICO PONTE SOSPESO IN FERRO SOPRAVVISSUTO DAL PERIODO, assime al più lungo (1826-1832) su fiume Garigliano (sfortunatamente distrutto durante la seconda guerra mondiale e solo recentemente ricostruito, il cui designer fu l'ingegnere Luigi Giura del "Corpo borbonico di ponti e strade". Senza dubbio ciò testimonia l'interesse della famiglia Bonaparte riguardo alle innovazioni tecniche seguenti al periodo dell'illuminismo.
Sì! Adesso mi ricordo deve essere quel ponte a cui passammo sotto per la strada che facemmo durante il cammino di Pinocchio a Sesto, vero? Ci dicesti anche che ci passavano adirittura le carrozze...Sempre interessanti queste pubblicazioni. Ciao e grazie.
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