lunedì 22 febbraio 2010

i campi di Colonnata


Forse non tutti sanno che quelli che oggi sono i cami di calcio di Doccia, che si trovano proprio in via XX settembre in realtà sono nati come campi di pallavolo e sono stati tra i primi in tutta Italia. Infatti le recenti ristrutturazioni fatte al terreno di gioco hanno di nuovo messo il luce per qualche mese le fondamenta su cui furono costruite le reti che limitavano i campi di pallavolo all'aperto. Non tutti infatti sanno che quella che oggi è la Sestese Volley 1945 non è altro che la discendente diretta della più vecchia squadra di pallavolo d'Italia, ed ancora oggi infatti è l'unica società di pallavolo insignita della Medaglia d'ORO Coni per merirti sportivi. Fu con il torneo del 21 giugno 1941 che i campi presero vita. Per l'occasione la squadra del Dopolavoro "Richard-Ginori" si impose sulle altre squadre che erano tutte dopolavoristiche visto che la pallavolo, durante il ventennio fascista considerata non abbastanza "maschia" per essere ammessa tra gli sport a tutti gli effetti (al contrario ad esempio del lancio della pietra, sorta di primogenio geto del peso), era stata posta sotto l'egida dell'Organizzazione Nazionale Dopolavoristica. In quell'occasione vinse la squadra formata da Vera Giagnoni, Vera Conti, Giulia Bioagiotti, Adriana Tazzi, Bruna Vannini, Berta Faggi ed Ida Fici: alcuni di questi nomi si ritroveranno anche nella formazione che nel 1964 vinse lo cudetto, unica volta in assoluto per una squadra della nostra città) furono inaugurati cinque nuovi campi da gioco, destinati esclusivamente al gioco della palla a volo e realizzati secondo i più recenti dettami della tecnica. Si trattò di un'iniziativa voluta da Rolando Cirri, uno dei sei sestesi che poi nel 1946 dettero vita alla Federazione Italiana Pallavolo, che da responsabile del dopolavoro della Richard-Ginori si impegnò per realizzazione dell'opera. Questo impegno ebbe grande risonanza visto che "La Gazzetta dello sport" definì la ealizzazione come "la più bella e funzionale del genere". Altri cronisti giudicarono i campi come "i più belli del regno". E perfino ci furono i complimenti del numeroso pubblico accorso e del Cav. Orsucci, massimo esponente dello sport all'interno dell'rganizzazione dopolavoristica provinciale.

Nessun commento:

Posta un commento