mercoledì 24 febbraio 2010

la nascita dell'u.s.d. rinascita doccia

Mi sembra doveroso finire la storia dei campi di Doccia pubblicando brevemente la storia dell'U.S.D. Rinascita Doccia, che ha avuto il grande merito di risollevare una zona di Sesto caduta per un lungo periodo nel "dimenticatoio". Un gruppo di amici, quasi tutti dipendenti della Richard Ginori decisero nel 1969 di dar vita alla società sportiva "Cral Ginori Doccia", ovvia filiazione di quello che era il dopolavoro aziendale. Il primo passo fu quello di rendere di nuovo funzionante il campo sportivo. I primissimi anni di vita del sodalizio videro lo svolgimento solo di partite amichevoli, ma dal 1971 la società si iscrive ai campionati CSI UISP con alcune squadre. Dal 1974 in poi si iscrive alla FIGC e partecipa anche a campionati regionali. Il consolidamento della società si ebbe durante la stagione 1980-81 quando la società prende il nome di Gruppo Sportivo Doccia. Nel 2004 avviene la fusione con la società Rinascita 1984 dando vita all'attuale U.S.D. Rinascita Doccia. Durante l'estate 2007 iniziano i lavori per la realizzazione del nuovo manto in erba sintetica del campo di calcio a 11. Nella primavera 2008 vengono realizzati anche un campo a 7 e uno a 5 sempre in erba sintetica. Ogni anno nei mesi di maggio/giugno la società organizza il torneo Carlo Magherini, dedicato all'indimenticato presidente del sodalizio rossoblù e riservato alla categoria Esordienti A.

lunedì 22 febbraio 2010

i campi di Colonnata


Forse non tutti sanno che quelli che oggi sono i cami di calcio di Doccia, che si trovano proprio in via XX settembre in realtà sono nati come campi di pallavolo e sono stati tra i primi in tutta Italia. Infatti le recenti ristrutturazioni fatte al terreno di gioco hanno di nuovo messo il luce per qualche mese le fondamenta su cui furono costruite le reti che limitavano i campi di pallavolo all'aperto. Non tutti infatti sanno che quella che oggi è la Sestese Volley 1945 non è altro che la discendente diretta della più vecchia squadra di pallavolo d'Italia, ed ancora oggi infatti è l'unica società di pallavolo insignita della Medaglia d'ORO Coni per merirti sportivi. Fu con il torneo del 21 giugno 1941 che i campi presero vita. Per l'occasione la squadra del Dopolavoro "Richard-Ginori" si impose sulle altre squadre che erano tutte dopolavoristiche visto che la pallavolo, durante il ventennio fascista considerata non abbastanza "maschia" per essere ammessa tra gli sport a tutti gli effetti (al contrario ad esempio del lancio della pietra, sorta di primogenio geto del peso), era stata posta sotto l'egida dell'Organizzazione Nazionale Dopolavoristica. In quell'occasione vinse la squadra formata da Vera Giagnoni, Vera Conti, Giulia Bioagiotti, Adriana Tazzi, Bruna Vannini, Berta Faggi ed Ida Fici: alcuni di questi nomi si ritroveranno anche nella formazione che nel 1964 vinse lo cudetto, unica volta in assoluto per una squadra della nostra città) furono inaugurati cinque nuovi campi da gioco, destinati esclusivamente al gioco della palla a volo e realizzati secondo i più recenti dettami della tecnica. Si trattò di un'iniziativa voluta da Rolando Cirri, uno dei sei sestesi che poi nel 1946 dettero vita alla Federazione Italiana Pallavolo, che da responsabile del dopolavoro della Richard-Ginori si impegnò per realizzazione dell'opera. Questo impegno ebbe grande risonanza visto che "La Gazzetta dello sport" definì la ealizzazione come "la più bella e funzionale del genere". Altri cronisti giudicarono i campi come "i più belli del regno". E perfino ci furono i complimenti del numeroso pubblico accorso e del Cav. Orsucci, massimo esponente dello sport all'interno dell'rganizzazione dopolavoristica provinciale.

lunedì 15 febbraio 2010

grande successo per il convegno di Pinocchio


Il freddo ed il gelo non hanno impedito a molte decine di persone di partecipare al convegno "Sesto, Lorenzini e Pinocchio" che si è svolto lo scorso sabato 13 febbraio alla Bibliteca Pubblica di Sesto Fiorentino in via Fratti 1. Moderatore della giornata il direttore di Metropoli Piana Fabrizio Nucci, brillanti organizzatori, invece, i membri della Pro-Loco di Sesto Fiorentino. Il loro presidente Alessandro Baldoi ha portato il proprio saluto ed ha sottolineata l'importanza del convegno soprattutto in chiave di promozione del territorio: stimolare le persone a conoscere di più l'opera dei Lorenzini tra Castello e Sesto Fiorentino significa anche risalire nel tempo fino alla storia dell'800, quando i nostri luoghi erano industrialmente all'avanguardia nel mondo. Il consigliere delegato alla cultura Massimo Rollino ha voluto sottolineare come Pinocchio, ed i Lorenzini più in generale, devono essere la base dello sviluppo di un progetto culturale che possa far crescere Sesto e Firenze al di la devve barriere territoriali di oggi. La professoressa di Letteratura Italiana Roberta Turchi ha messo in evidenza la vita di Carlo Collodi, e le sue vicissitudini che più volte lo hanno legato al suo retroterra culturale. Miseria, fame e morte sono spesso presente in Pinocchio al pari del libro suo contemporaneo: i Malavoglia. Pinocchio è quindi un libro per bambini, ma non solo e si presta per questo a chiavi di lettura infinite al pari di tutti i capolavori mondiali. La direttrice del Museo delle porcellane di Doccia Oliva Rucellai ha posto l'accento sulla figura del fratello di Carlo, Paolo, che entrando in fabbrica Ginori a soli 18 anni, esattamente quando ne prendeva il possesso Lorenzo Ginori Lisci, è stato capace di salire rapidamente la scala gerarchica fino a diventare Maestro o direttore che di si voglia. Era lui stesso che si occupava delle strategia della fabbrica e lui stessa curava la esposizioni della Ginori nel mondo e si occupava di far "marketing". Quel marketing in cui lo ha aiutato anche il fratello Collodi, che ha scritto il libro "Manifattura di Doccia - cenni illustrativi" e la "Lanterna Magica", entrambi con la Manifattura di Doccia in primo piano. Per quasi dieci anni praticamente fu l'unica persona di fiducia dei Ginori in fabbrica, tanto che alla sua morte i proprietari che ormai avevano altri interessi decisero di vendere la manifattura a Giulio Richard. Il presidente della UISp Piana Paolo Masi, ha messo in evidenza i risultati positivi delle quattro edizioni del "Cammino di Pinocchio", con l'obiettivo, quindi per il 2011 di incrementarli e di aprirli sempre più ad un pubblico sempre più ampio, non trascurando però anche quello degli studenti. E' necessaria quindi creare una tavola rotonda a cui si debbano sedere tutti gli interessati a lavorare nello sviluppo di un progetto che tutti assieme si possa sviluppare, incrementando le iniziative e fornendo un cartellone complessivo. Idea ripresa anche della presidente della commissione cultura del Quartiere 5 Gloria Innocenti, che ha riproposto l'idea, puntando ancor più al mondo della scuola, con cui il Quartiere 5 ha già molti progetti in ballo, unendoli a quelli del trekking urbano per i cittadini, per il quale il comune di Sesto Fiorentino è molto avanti. Ho chiuso poi io la giornata mettendo in evidenza quanto di buono è stato fatto dal 2007 ald oggi, con le camminate, gli eventi con e dentro le scuole, le serate enogastronomiche, ma sottolinando anche quello che c'è ancora da fare, in primo luogo quello di creare un progetto condiviso tutti assieme ed un calendario di eventi unico da "spingere" tutti assieme. Resto adesso in attesa dei commenti di tutti.

martedì 9 febbraio 2010

La nascita del viale XX settembre

Mentre si avvicina il giorno del convegno su Pinocchio (Sabato mattina prossimo alla bilbioteca comunale di via Fratti), continuiamo a parlare di Toponomastica. Questa volta costeggiamo il "Campo di Miracoli" di Villa Gerini e parliamo dal viale XX settembre grazie ancora al libro del Villoresi: "Venendo da Firenze, dalla via Provinciale (n.d.r. quella che oggi è via Gramsci), vi si accede per mezzo di un bel diritto viale costeggiato, una volta da gelsi, oggi da tigli, lungo più di un chilometro, aperto al pubblico l'anno 1834, come indicava, fino ai giorni nostri, una iscrizione incisa su una lastra di marmo, sulla cantonata di ponente, che il detto viale fa con la via Provinciale: "Il marchese Carlo Leopoldo Ginori fece nell'anno 1827 e concesse ad uso pubblico per le convenzioni stipulate, nel dì 13 settembre". Iscrizione interessante per tale documentazione, che venne tolta da un'illuminata amministrazione comunale l'anno 1900, con meraviglia del pubblico, che non seppe persuadersi come gli interessati lo permettessero; ma è bene che di ciò rimanga memoria. Detto viale segue il tracciato di una antichissima via vicinale detta "dei giunchi" e della quale rimane sempre il tratto inferiore, mentre il medio è stato chiuso".

domenica 7 febbraio 2010

Commemorata la strage del Collegino


Nella foto: le commemorazioni per il 66° anniversario del bombardamento del collegino - 8 febbraio 2010
Pubblico il ricordo di Piero Pistolesi, un sestese oggi presente alle commemorazione del bomnardamento del Collegino. Spesso il ricordo di chi c'era vale più di mille pagine di storia scritte:Quando, a scuola, sentivamo suonare l’allarme - Correva l’anno scolastico 1943-1944, frequentavo alla Scuola Pascoli di Quinto Alto la 3a Classe elementare; in Italia c’era la guerra e tutti avevamo una gran paura. Non esisteva la televisione, la radio l’avevano in pochi e funzionava malissimo, qualcuno aveva la galena (strumento artigianale che captava i segnali radio di Firenze1 dai fili della luce), perciò le notizie sui tedeschi, Mussolini, partigiani e carri armati le sapevamo casualmente, frammentarie e poco attendibili. Mentre noi eravamo in classe a studiare una cosa però, era certa e sicura: le sirene della Ginori, di Manzella e della Fabbrichina, quando suonavano l’allarme con i loro ripetuti sibili, segnalavano l’avvicinarsi degli aerei e il pericolo delle bombe! Anche Delia, la custode, si precipitava in tutte le classi per avvisare le maestre. In fretta e furia prendevamo le nostre cose e insieme alla maestra, Signora Palli, correvamo sulla vicina Montagnola credendo di essere al sicuro all’aperto e sotto gli alberi! Rimanevamo fuori fino a quando si credeva cessato il pericolo. A volte si trattava di niente, altre vedevamo gli aerei e sentivamo gli scoppi delle bombe. Ricordo la mattina di quel tragico 8 febbraio 1944 quando una bomba cadde nelle vicinanze della scuola uccidendo, insieme al loro Padre accompagnatore, i 23 bambini del Collegino. Sulla Montagnola, anche se meno attenti che in classe, si continuava la lezione e si faceva ricreazione. Si giocava a nascondino e ad acchiappino; si faceva merenda. Le nostre merende erano povere: pane con un frutto o con il vino e lo zucchero, a volte con una frittatina. Allora non c’erano la Nutella, le Patatine, i Succhini e le Merendine; però la povera merenda ci piaceva lo stesso perché si soffriva anche la fame. Finalmente la guerra fini e venne la pace. L’Italia, faticosamente e dolorosamente, ritornò a vivere; anche da noi ragazzi la serenità, la libertà e la democrazia furono avvertite con grande felicità. Sono passati ormai sessant’anni; quando vedo la Montagnola, oggi Tomba Etrusca, mi ricordo bene del passato e sono contento di poterlo ancora raccontare. Dopo questi ricordi mi viene da fare una riflessione e con tanta amarezza devo costatare che nel mondo esiste ancora la guerra e in qualche scuola l’allarme suonerà ancora!Piero Pistolesi. Scritto in occasione della ricorrenza: Scuola Elementare G. Pascoli di Quinto Alto “ Ha 100 anni ma non li dimostra 1906-2006”.

venerdì 5 febbraio 2010

In via delle porcellane si camminava sull'oro

Risultati entusiasmanti: lo scorso mese il mio blog ha passato i 1500 contatti, questo mese stiamo "veleggiando" sui 70 contatti al giorno, il convegno su Pinocchio sta avendo un numero sempre maggiore di consensi. Per ringraziarvi e per darvi appuntamento a domenica 7, quando sarà commemorata la strage del collegino, vi racconto un curioso aneddoto. Via delle Porcellane a Sesto è quella strada che divide Villa Gerini dall'ingresso alla ex Manifattura di Doccia. Nei primi anni in cui la manifattura fu aperta si fecero molte e dispendiose ricerche per migliorare la prima porcellana prodotta dai Ginori. Per questo tutti i viali ed il piazzale che circondavano l'ex Villa Buondelmonti erano coperti da uno spesso strato di rottemi delle porcellane mal riuscite (da lì il nome della via) Ma il merchese Ginori soleva dire ai suoi operai, accennando ai fratumi da essi calpestati: "Voi camminate sull'oro". Per questo quando gli studenti o gli studiosi che entreranno nella nuova biblioteca o vorranno osservare le sale riservate alle opere etrusche quando questa sarà finità (a dicembre prossimo???), potranno dire: "siamo entrati dal cortile dell'oro".

mercoledì 3 febbraio 2010

il convegno su Pinocchio è stato inserito nelle manifestazioni ufficiali del Comune di Sesto Fiorentino sul carnevale 2010

COMUNICATO STAMPA


Sesto Fiorentino, 2 febbraio 2010

CARRI ALLEGORICI, FESTE E PATTINAGGIO SUL GHIACCIO PER IL CARNEVALE 2010
Dal 6 al 20 febbraio sfilate di carri, animazione e giochi in tutta la città

Al via le iniziative per il Carnevale 2010 a Sesto Fiorentino: il cartellone prevede anche quest’anno sfilate di carri allegorici, animazioni e giochi per bambini ed esibizioni di pattinaggio sul ghiaccio. Si comincia sabato 6 febbraio al Centro espositivo “Antonio Berti” (via Bernini 57), dove alle 11 si terrà una lettura animata per bambini. Alle 16, presso la Sala San Sebastiano (ex sede della Misericordia, piazza della Chiesa), sarà invece presentata la mostra fotografico-storica “Il Carnevale dei ragazzi a Sesto” con immagini delle edizioni del Carnevale dal 1976 al 1996. La mostra sarà poi visitabile in due parti, alla Sala San Sebastiano e al Centro espositivo “Antonio Berti” dal 7 al 16 febbraio (ingresso gratuito, orario dal lunedì al sabato 16-19,30; domenica 10-12). La prima sfilata di carri allegorici in centro si terrà invece domenica 7, insieme a una festa di Carnevale con clown trucca bimbi sulla pista di pattinaggio sul ghiaccio in piazza Vittorio Veneto. Il programma prosegue sabato 13 febbraio con l’incontro tematico “Sesto, Lorenzini e Pinocchio” alla saletta della biblioteca “Ragionieri” (via Fratti 1) al quale parteciperà, tra gli altri, il consigliere delegato alla cultura di SestoIdee Massimo Rollino. Nel pomeriggio giochi in maschera per ragazzi con merenda al Circolo MCL Gl’incontri (via Gramsci 703) e veglione mascherato al Circolo Arci Rinascita (via Matteotti 18, ore 21,30). Domenica 14 nuova sfilata di carri allegorici e festa di carnevale sulla pista di ghiaccio: alle 15 l’amministrazione comunale offrirà un’ora d’ingresso gratuito a tutti i bimbi. A seguire – ore 21 – gran ballo di Carnevale alla Casa del Popolo di Colonnata (piazza Rapisardi 6). Ricca giornata di appuntamenti per martedì 16, con due veglioni di carnevale nel pomeriggio: uno al Circolo Arci La Zambra (via Pasolini 101, ore 15), l’altro al Circolo Arci Rinascita (ore 15,30). Alle 16 teatro di burattini con cenci e frittelle alla Casa del Popolo di Colonnata e festa per bimbi con giochi e merenda – sempre alle 16 – al Circolo Arci La Costituzione (via Gramsci 560). Inoltre, alle 17,30, i bambini del prescuola e del prolungamento scolastico della Clessidra affronteranno il problema del surriscaldamento globale mettendo in scena le loro proposte in piazza Vittorio Veneto. In serata, infine, falò di Carnevale con buffet alla Polisportiva Sestese (ore 20,30) e ballo di Carnevale in maschera al Circolo Arci La Costituzione (ore 21). Gran finale sabato 20 febbraio, poi, con l’esibizione di pattinaggio sulla pista di ghiaccio in piazza del Comune (ore 18).